mercoledì 21 dicembre 2011

Lo *SGUARRISO*

Le donne sono un po' sfigate. Su questo ci sono pochi, pochissimi dubbi.
(se avete dubbi scrivete pure, magari cambio idea)

Non sono vere e proprie sfighe, cioè nulla di grave, solo fastidi che ti porti dietro dalla nascita e che, almeno una volta nella vita, ti fanno pensare "Perchéééééé sono nata feMMina, perchééééé".

Tra tutte le sfighe delle donne,al numero 1 (rullo di tamburi) la mestruazione o meglio nota come mOstrO(in)azione, che, se non hai male alla pancia-schiena-ovunque, se non ti fa piangere tutto e ti senti di una *tristezza infinita* e l'attimo dopo prenderesti a pugni il primo che passa perché sei troppo, ma troppo arrabbiata, loro arrivano quando devi andare al mare...o quando hai un esame (in questo caso ODIO per il mondo intero tutto!), oppure quando stai fuori casa tutto il giorno, insomma nei momenti giusti
*Poi c'è il fatto che devi essere in ordine, femminile, elegante ad ogni costo, in ogni momento, sempre, SEMPRE. AHOH ma che è?! SEMPRE??? Però poi ci sono quelli, non ti truccare troppo, preferisco le ragazze acqua e sapone... contro quelli "senza trucco...un mostro!"*

*di questo parlerò successivamente.*

C'è l'idea alla base del mondo che le donne devono sempre mantenere un certo livello, cioè non si può ruttare, le puzzette sono bandite, seduta composta "come le signorine per bene", mettiti la gonna ogni tanto, stai sempre con i pantaloni, pettinati i capelli, ecc ecc...
(sì, ho finito gli esempi)


Ciò che le donne disconoscono o non prendono in considerazione è un elemento insito alla loro natura, lo SGUARRISO*, un piccolo meccanismo che quando si innesca è magnifico. Non ce n'è più per nessuno.

* SGUARRISO (per gentile concessione di @Mid_Giula in collaborazione con @simonesta. Se sei su twitter follow immediate a queste due belle figliUole, subito!)

Lo SGUARRISO è quell'adorabile tecnica che vede coinvolti gli _occhioni dolci e enormi_ (tipo bambi) e un _sorriso innocente_ (tipo "no, non sono stata io!"), che uniti riescono là dove normalmente non si arriva semplicemente con la parola, lo SGUARRISO va oltre, imbambola l'interlocutore come un pesce lesso, si dipinge nel suo volto lo sguardo in modalità "ho visto la madonna"/ "ho visto Maradona"/ "ho visto Guardiola che mi sorrideva" (quest'ultimo esempio lo sogno spesso e pure oltre)comunque, l'interlocutore non ti ascolta più, annuisce a ogni tua richiesta, si annulla e il mondo non esiste, è pura magia.
Ieri ho scoperto anch'io che ho questo dono immenso, inconsapevolmente l'ho usato e tac...ho riparato ad un piccolo danno creato da me medesima. Il tizio, che ringrazio per avermi salvata da un pomeriggio di "Sono una cretina, adesso come faccio", mi ha non solo aiutata, ma non ho nemmeno pagato niente, una cosa che apprezzo molto, visto e considerato che per fare i regali a Natale ho dato fuoco alle mie già povere finanze.

DONNE! DONNE! DONNE! è ARRIVATO lo SGUARRISO!


P.S. usare con cautela un uso prolungato e ingiusto può portare alla perdita totale di credibilità.


venerdì 21 ottobre 2011

Noce di cocco/pesce qualunque

"Nella prossima vita vorrei rinascere noce di cocco o pesce. Senza pensieri. Senza pensare. Aspettando di essere mangiata." 


Se si rinasce, dopo questa vita, io voglio rinascere noce di cocco. Vorrei proprio maturare su un albero, in un'isola deserta, godere del sole e della vista del mare. (è importante che l'albero sia posizionato nei pressi della spiaggia dell'isola, inoltre, non deve esserci nessun albero ad ostacolarmi la visuale. La visuale è importante). Maturare per poi cadere da quest'albero ben posizionato. Essere ritrovata, per caso, un giorno qualunque, da un avventuriero affamato, essere mangiata con voracità. Saziare. E basta, fine. 


 In alternativa, vorrei rinascere pesce, un bel pesciotto di mare, ma non uno troppo grande, no, uno piccolo, non raro o particolarissimo, uno qualunque. Un semplice pesce che si diverte a nuotare in mare. Essere poi mangiata da un pesce più grosso, arrivato alle mie spalle[che poi i pesci non hanno spalle, quindi penso, si debba dire "arrivato alla mia coda" (?) non so, fatemi sapere.]e anche qui, stop. Fine. 


Nel rinascere noce di cocco solitaria o pesce di mare qualunque, mi permette, nella mia futura vita l'eliminazione della facoltà di non pensare. Ti pare poco? 
Eliminerei così, il pensare, rimuginare, fare e disfare, lasciarsi condizionare e ossessionare, da pensieri, idee e RICORDI. 


Bella lei, la noce di cocco, sereno lui, il pesce di mare, sanno già che saranno mangiati, SENZA PENSIERI, aspettano, godendo del sole e nuotando, ma soprattutto non pensando


Perché è proprio questo il problema, come faccio a smettere di pensare? 


Anche @ChiamalaDani si è interrogata a proposito:


"pensare di non poter pensare è un pensiero impossibile, ma l'impossibile si può pensare come anche pensare l'impossibile.. Basta vado.." 


perdendosi, suo malgrado, nell'impossibilità del non pensare. 


(seguitela su Twitter, è fortissima!)<---*pubblicità meritata!!!*


Non trovando una soluzione, cercando senza esito il magico pulsante, "smetti di pensare" / "basta pensieri" / "stop con 'sto bordello" / "semaforo rosso dei pensieri", mi son messa a pensare a cosa potesse evitarmi questa "atroce" condanna, nella mia futura vita. Soluzione trovata e scelto le migliori alternative possibili, per me s'intende. 
Quindi, o noce di cocco solitaria, o pesce qualunque, ma voglio rinascere con la capacità di NON PENSARE. 


Mi è morto il pesce. 
Ho mangiato una vaschetta di gelato al cocco per scrivere questo post.
Io non ho un pesce.


Grazie a @ChiamalaDani per il tweet "illuminante" e @fluxxs che ha il merito d'avermi ricordato, senza saperlo, di scrivere questo post!!!

venerdì 14 ottobre 2011

Al prossimo angolo

Siamo sulla stessa strada ma io ti aspetto all'incrocio sbagliato.
Non riesco a capire bene se il nostro è un gioco tipo nascondino o se, invece, è un gioco a voler farci del male. Ma è un gioco?
Mi sono stancata di giocare, se mai ho iniziato a farlo, sono stanca, non mi diverto.



domenica 9 ottobre 2011

Sabato sera e il terrore del mocassino...



Ieri sera sono uscita. Era da tanto che non uscivo di casa, causa studio, esami, esaurimento ecc ecc. Sono andata con le mie amiche in un piccolo, ma piccolo, paesino vicino al mio per una sagra, la sagra del *FICO d'india*, il nome è già tutto un programma. C'era un freddo che non vi dico e quindi, dopo un breve giro veloce per le bancarelle e altro, ci siamo rifugiate in un bar a bere vino e mangiare castagne.

Dopo un paio di bicchieri di vino, lo ammetto, non sentivo più così tanto freddo.

Da questo momento in poi inizia la parte esilarante. Si avvicina un tipo, a me sconosciuto, saluta la mia amica e mi guarda e mi dice: " Ma tu chi sei?"
(volevo rispondere con un "Io sono SATANA!!!! ahahahah" ma non l'ho fatto, ed è stato un male...)

Il fatto che io mi sia rinchiusa a casa, è stato un bene, ho evitato la gente e il mondo e specialmente, ho studiato, ma è stato anche un male, mi sono persa casi umani particolari.

Comunque sia 'sto tipo si mette a parlare, parlare e io non ascoltavo per niente, c'erano le castagne che avevano tutta la mia meritata attenzione, ma sono stata distratta da una gomitata della mia amica che mi dice:" Guardagli le scarpe..." e fu così che iniziò la mia serata all'insegna della risata demenziale...
Aveva ai piedi un paio di mocassini argento...Sì, argento...argento, argento, che più argento non si può...
Così gli domando:"Scusa ma che scarpe hai?"
E lui:"Non ti piacciono?"
"In verità no, ma ognuno si veste come vuole...eh!"
"Mah, ti dirò...più che secondo il gusto, anche secondo la moda, queste scarpe sono alla moda, sai io mi ispiro al TRONISTA di UOMINI & DONNE!!!"

Non vi posso descrivere la scena, non trovo le parole adatte, vi dico che sono scoppiata a ridere come una cretina, quale sono, senza riuscire a smettere, con le lacrime agli occhi provavo a tornare seria senza riuscirci, per niente, trascinando con me, oltretutto, le mie amiche, in una grassa risata collettiva, interminabile.
Il tipo che in principio cercava di fare il figo è andato via zitto zitto, lui e le sue scarpe argento, regalandoci però una bellissima risata e questo post.



P.S. Se per uno strano caso del destino, questo post sarà letto dal tipo di ieri sera o dalle sue scarpette, o se più semplicemente sarà letto da qualche ragazzo che pensa di buttar via le sue vecchie converse o le sneakers, per comprare un paio di mocassini, considerando che nelle vetrine si vedono questo genere di scarpe...beh, mio caro amico che leggi, non buttarle, ti prego, non farlo, se proprio sono vecchie comprane un altro paio, ma non comprare i mocassini, NON COMPRATE I MOCASSINI! 
i mocassini, infatti, sono un po' l'ANTI SESSO, come i sandali, d'estate, con i calzini di spugna bianchi... Mio caro amico, cerca di volerti bene e NON COMPRARE I MOCASSINI!!

Inizio così la campagna contro il mocassino, la scarpa ANTI SESSO!

















giovedì 8 settembre 2011

Una donna e la sua semplicità




Ho fatto finta di pensarti come ad una conchiglia ancora chiusa, inviolata dai capricci del mare
e poi ho pregato gli dei che non esistono di strapparti ai rimedi che fingi di attuare per incastrare insieme le frasi di una canzone senza note in cui dici che non ci sarebbero state stelle in cielo quella notte perchè Dio le avrebbe conservate per una notte migliore...ho pensato a quanto sarebbe stato bello avere avuto un cane da portare fuori a pisciare...

Non so niente ma so che col vento cadono le foglie...lo so...

e poi mentre andavo al lavoro a far finta di essere di buon umore un vecchio mi tampona e io ho fatto finta di sentire dolore...all'ospedale un dottore ha fatto finta di non capire ma per non rischiare ha fatto finta di volermi guarire...tanto c'era l'assicurazione...e io ho fatto finta adi cercare ancora una volta una persona viva tra le macerie di un palazzo che non è mai crollato...

Non so niente ma so che col tempo cadono anche le stelle...lo so...

sono tornato e ho fatto finta di riordinare casa sistemando a caso le cose quasi come se fosse davvero la mia casa...e non immagini la pena di trovare il tuo cuore-aquilone impigliato tra i rami di un albero spoglio che spera ancora in un soffio di vento...io non sono la stella cadente che si ferma a guardarti precipitare nel vuoto,ma continuo a pensarti come una conchiglia ancora chiusa...inviolata dai capricci del mare...

martedì 30 agosto 2011

Voglio solo quello sbagliato


E fu così che una mattina d'agosto, in quella giungla sorridente che è twitter, una cara follower ci ha intrattenuti con l' elenco degli uomini da evitare e poi con la presentazione dell' *uomo perfetto*(da leggere con enfasi, perché è scritto con tantissima enfasi).
Facendo un vero e proprio identikit sulla personalità, su cosa dovesse fare e non fare, su come parla, mangia, bacia, guarda, se fa la pipì in un modo piuttosto che in un altro, costruendo una figura mitologica moderna a cui molte donne, di tutte le età, etnie, classi sociali, con l'unico comune denominatore dell'essere single, aspirano e ambiscono, discutono e, magari, sognano di incontrare la mattina sotto casa.

Poi la figura costruita con cura è svanita di colpo..." L'uomo perfetto non esiste."
- Un colpo di scena inaspettato, che lasciò tutti a bocca aperta.-

Capitombolo di alcuni che, leggendo, erano saliti, autonomamente, sul trono della perfezione.

Da qui mi sono chiesta se davvero possa esserci un uomo che sia perfetto per una donna, e viceversa, possa esserci una donna perfetta come ne "La fabbrica delle mogli"...

Ma allora esiste o non esiste?

Ma soprattutto c'è qualcuno che vuole una persona che sia perfetta per sé?

Da parte mia, spero vivamente che se davvero, respira *l'uomo perfetto* per me, di non incontrarlo mai. Spero e gli auguro ogni bene, che sia magari già felicemente sposato, o che ci stia pensando al suo matrimonio, con una donna molto più perfetta di quello che potrei esser io.
Io cedo allegramente il passo e gli mando un regalo, al mio *uomo perfetto*, con un bel biglietto di auguri per il suo dolce e felice incontro, ché io aspetto, non con ansia o fretta, quello sbagliato, imperfetto, un po' storto.
Sì, voglio l'uomo sbagliato, se devo scegliere, scelgo quello sbagliato. Senza fretta però.


venerdì 19 agosto 2011

Il compleanno del mio amico Charles

Il 16 agosto era il suo compleanno.
Sin dalle prime pagine lette dei suoi libri, mi sono innamorata del suo modo di raccontarmi le cose. Schietto e brutalmente sincero, senza troppi giri di parole, drammaticamente sarcastico e spietato, brillantemente cinico, mi ha subito rapita.
Questa è una delle poesie che adoro.




Ricordatelo

Credere a ciò che dicono o scrivono
è
pericoloso
specialmente se dicono o scrivono
cose esageratamente grandiose
su di
te

e tu
sei sciocco quanto basta per
crederci.

Poi saresti pronto a rompere la
macchina fotografica quando qualcuno tenta di
fotografarti in
pubblico.

O potresti ubriacarti
a casa tua
e sparare dalla finestra
al tuo vicino
con una 44 magnum.

O potresti comperare un
automobile costosissima
per poi innervosirti
con quelli meno ricchi
sulle loro vecchie auto
che frenano la tua corsa
in
autostrada.

O potresti sposarti
troppe volte
o avere troppe
fidanzate.

O potresti andare in Europa
troppo spesso
o drogarti troppo
spesso.

Potresti
maltrattare
i camerieri.

Respingere
i cacciatori
di autografi.

Potresti perfino
uccidere
qualcuno.

O
in migliaia
di altri modi
potresti alla fine anche
uccidere
te stesso.

Molti
lo fanno.

da Cena a sbafo 

martedì 2 agosto 2011

Chiacchiere

"Io lo so perché stai così"

"Perché? e poi come sto, scusa..."

"Io lo so perché sei così delle volte..."

"Ma che mi psicoanalizzi, adesso?"

"Forse, c'ho pensato l'altro giorno. Sei intelligente, sai un bel po' di cose, sei curiosa, hai sempre voglia di sapere, tu non ti accontenti, mai. Vuoi sempre andare oltre ciò che ti viene detto, non ti accontenti delle parole, devi sempre capirne il significato giusto. Questa è una cosa bella ma anche un problema. La maggior parte delle persone che ti stanno intorno, non ti capiscono, loro parlano di cose stupide in modo stupido, tu con quella cazzo di ironia che c'hai, non ti fai capire, non ti capiscono e ti sorridono, magari pensano che hai detto chissà cosa e perché, nell'incertezza ti sorrido. Questa cosa la devi capire bene, è importante."

"Quando fai così, mi fai incazzare! Ma che è 'sta novità? Poi tu lo sai come sono io...quindi!"

"Io ti dico quello che penso. Quello che penso e che tu, con questa cosa che hai di centellinare tutto ti farai male. Devi capire che gli altri, delle volte, la maggior parte delle volte, non lo sanno cosa dicono. Parlano tanto per parlare..."

"Perché voglio capire il motivo per il quale mi vengono dette certe cose?"

"Esatto."

giovedì 9 giugno 2011

23:57

Sono le 23:57. "Non ora,non qui!". Illuminata da queste parole messe davanti ai miei occhi da un tweet, ci penso e ci ripenso...
Non ora, non qui.
Sbagliato il tempo e sbagliato il luogo, sbagliato tutto. Tutto.
Certo qui in Sicilia gli orologi digitali sono avanti di 20minuti, ma io ho sempre sbagliato i tempi e i luoghi, di conseguenza i sorrisi e gli sguardi rubati per caso alle fermate dei bus.
In effetti io sono nata con 2 settimane d'anticipo. Nessuno se lo aspettava. Già, quello è stato un segnale, sbagliare i tempi e i luoghi, come me, è terrificante.
Con te si può dire che ho sbagliato entrambi nello stesso momento, che culo, vero?
Il mio orologio digitale, sul comodino è avanti di 20minuti circa, quello mio, dentro il mio cervello ancora non ho capito bene, come si aggiusta, se l'ingranaggio è difettoso o è solo una rotella che va cambiata, come dici tu, ci sarà qualcuno che sa come si aggiusta!
pink floyd 
wish you were here

domenica 22 maggio 2011

Passata!

Questa settimana è, per fortuna, passata.
E' stata malinconica, piena di cose da fare, con tanti pensieri in testa e troppo poco tempo.
E' passata. E' passata.

Take me back to the start!



sabato 21 maggio 2011

I principi, dei film della Disney, non scelgono mai la principessa intelligente, sempre quella bella.
Perché?
Ma soprattutto ci sono le principesse intelligenti nei film della Disney?
Il principe poi, come può scegliere quella intelligente, se poi nemmeno lui lo è?
Questi sono i principi e le principesse, ma nella vita succederà mai che tra due persone con queste qualità predominanti, qualcuno scelga la via dell'intelligenza e non quella della bellezza?
A me ancora non è capitato, considero l'intelligenza una forma di bellezza molto più affascinante, della bellezza estetica fine a se stessa.
L'occhio vuole sempre la sua parte ma il cervello non si accontenta solo di guardare.

martedì 10 maggio 2011

Cambiamento

Cambiamento [cam-bia-mén-to] s.m. --Mutamento, trasformazione, modificazione, variazione: c. di clima, di vita, d'umore; sostituzione: c. di proprietà || c. di stato. in fisica, passaggio di una sostanza da uno di aggregazione ad un altro | c. di scena, a teatro, mutamento degli scenari | fig. improvviso e radicale mutamento di situazione, di atteggiamento.

lunedì 9 maggio 2011

A un amico

(a Silvio Bordoni)

Non credere che remare
su una barca
col peso degli anni sulle braccia,
su una barca che rischia
di affondare,
sia la gloria o la vita
                    -è soltanto la paura lontana
che quel fiume possa anche
travolgerci nel cuore.
Il sentimento non è mai
parola
        e nemmeno pietà,
ma soltanto un grazie
della vita
che domanda se l'amico
sia vero
            o solo un sogno.

Alda Merini

mercoledì 4 maggio 2011

Non lo so.

"come stai?"
Questa è una delle domande a cui non so rispondere. Non lo so, come sto. "Non lo so", non è una risposta. Non si può rispondere "non lo so" oppure "forse" oppure "non so" o "boh". Perché chi fa la domanda si aspetta una risposta che sia o "bene" o "male". Il "non so", non è contemplato nella risposta.

Ma se mi sento come se fossi seduta a guardare una partita di calcio, ma la partita è la mia vita? Come rispondo? E se invece mi sento come se sto al centro ma non gioco, i palloni mi arrivano addosso e io non faccio nulla? Cosa dico?

Dire "non sto", è una bugia, fino a prova contraria, respiro, penso e il cuore pompa il sangue per bene, quindi, per il momento "sto". Però come sto, "non lo so". Non lo so!

lunedì 2 maggio 2011

Tipologia #1: "La medusa"

Avete presente una medusa? 
Sì, la medusa, quella che sei sei sfigato incontri a mare, ma non a passeggio, quando tranquillo fai il bagno, quella che è viscida, quasi trasparente, che pensi sia un sacchetto di plastica e dici tra te e te "ma dove cazzo sono? in discarica?" e il minuto dopo ti sfiora con i suoi tentacolini e poi inizia a bruciare tutto. Comunque per chi non lo sapesse "la medusa è un invertebrato marino, che si suddivide in 3classi a seconda della forma, delle modalità di sviluppo e riproduzione. In generale ha la forma di "cappello" convesso nella parte superiore, mentre in quella inferiore ha dei tentacoli che rilasciano un liquido che può provare un semplice ma fastidioso prurito, dal più pericoloso, addirittura letale, a seconda della tipologia della medusa." (qui mi sento molto la figlia di Piero Angela). 

Adesso che nelle vostre menti è impressa la figura della medusa, possiamo parlare dell' "uomo medusa". Esiste anche lui. 
Non penserete mica che le persone si dividano in uomo/donna, vero? Perché non è così, l'uomo medusa è in agguato e se a leggere è una ragazza e per caso tutto questo le ricorda qualcuno, beh, scappate, correte velocemente, lontano più che potete.
La medusa, come animale, è un invertebrato, l' "uomo-medusa", fa dell'essere un invertebrato la sua caratteristica principale, lui, infatti, non decide, non si esprime, non dice mai cosa pensa, un'opinione su un qualcosa, anche per le cose più futili, lui SI ACCONTENTA. 
L' "uomo-medusa" potrà sembrarvi il classico tipo di cui si possa dire: "è una persona misteriosa, riservata." , no, non è così, non illudetevi, lui è il classico soprammobile regalato dalla zia, sta su ogni mobile ma ha qualcosa che non va, allora lo riponete nell'armadio, ecco lui, "l'uomo-medusa" è così, in più respira, però.
Questo comunque non è sufficiente a capire se è una persona che possa rientrare nella categoria della "medusa" per rientrarci per bene, deve, 1- non proporre mai, mai nulla da fare, svogliatamente si accontenta senza proporre; 2- gli amici sono più partecipi di lui, nella sua stessa vita, fanno, disfano, rimescolano e impastano a loro gusto e piacere; 3- dorme, forse, fino a quando non andrete a disturbarlo, cioè lui è lì fermo dove sta, se lo smuovete si smuove, ma non sarà mai lui a prendere l'iniziativa, mai!
Se magari avete contatti con questa persona, ad esempio, il numero di cellulare, e magari vi viene in mente di "svegliar il cane che dorme", magari davvero lo sveglierete e magari per un po' vi sembrerà anche presente e attivo, ma quando cadrà nel suo coma reversibile, non illudetevi, non ha avuto un principio di diarrea o la casa si stava allagando o il cane ha iniziato a mordersi la coda freneticamente, non ILLUDETEVI, quello lì è una "medusa" . Se poi siete delle ragazze scettiche della serie "se non vedo, non credo", e imperterrite continuerete per quella strada, fino magari ad essere schiette, cercando di capirci qualcosa e lui risponderà così : "aghf snbretyw quhvbrehg berfh fjefhemdn3ehnu3kfjfsmcnjhfgr " naturalmente voi non capirete e naturalmente è arrivato il momento giusto per scappare lontano, lontano!


Piccolo consiglio se durante la fuga vi accorgete di un chiosco fermatevi a prendere un paio di birre, chiamate le amiche e vi assicuro le risate arriveranno come per magia!

Fatti e persone NON sono frutto della mia immaginazione.

giovedì 14 aprile 2011

Diciamo solo più tardi



Lampioni e portici 
è andata così 
piccola istrice 
dagli occhi bui 

Quel bacio alcolico 
rossetto e guai 
è stato facile 
e non lo è stato mai 

Chi ci ricorderà 
chi ti farà ridere 
per chi ti smarrirai 
chi userà lo sguardo tuo 
chi lo fa al posto mio 
io dove sarò? 

Tra il fiume e i portici 
già buio alle sei 
cuore selvatico 
quanti anni hai 
"non dirmi amore mai 
ma incantami, dai 
è così facile" 
e non lo è stato mai 

Chissà chi pungerai 
chi ti farà piangere 
chi ti addormenterà 
chi userà lo sguardo tuo 
chi lo fa al posto mio 
io dove sarò? 

Nella città che ha il cuore di un istrice 
ti cercherò in un traffico di anime qui... 

Chi ci ricorderà 
chi ti farà ridere 
per chi ti smarrirai 
chi userà lo sguardo tuo 
chi lo fa al posto mio 
io dove sarò?




Non bisognerebbe associare nessuno a una canzone. Quando mi hai fatto ascoltare i Subsonica, è stata la condanna, cerco di evitarli sempre, adesso, che sono usciti con il nuovo album cerco e ricerco di non ascoltare questa canzone, sembra voglia dirmi tante cose...
Beh, ha fatto tornare ricordi che sembravano sepolti da qualche parte, beh è stato piacevole per circa 5secondi, dopo no! 
Quindi vorrei che uscissi per un po' dalla mia testa e tornassi fra un po'. Quando non saprei dirlo con certezza, diciamo solo più tardi.

(questo messaggio è uguale ai messaggi messi dentro le bottiglie e gettate in mare...)

Amico fragile

Evaporato in una nuvola rossa
in una delle molte feritoie della notte
con un bisogno d'attenzione e d'amore
troppo, "Se mi vuoi bene piangi "
per essere corrisposti,
valeva la pena divertirvi le serate estive
con un semplicissimo "Mi ricordo":
per osservarvi affittare un chilo d'era
ai contadini in pensione e alle loro donne
e regalare a piene mani oceani
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio,
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
senza rimpiangere la mia credulità:
perché già dalla prima trincea
ero più curioso di voi,
ero molto più curioso di voi.

E poi sorpreso dai vostri "Come sta"
meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo "Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
"Lo sa che io ho perduto due figli"
"Signora lei è una donna piuttosto distratta."
E ancora ucciso dalla vostra cortesia
nell'ora in cui un mio sogno
ballerina di seconda fila,
agitava per chissà quale avvenire
il suo presente di seni enormi
e il suo cesareo fresco,
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra.

E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,
mi sentivo meno stanco di voi
ero molto meno stanco di voi.

Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta
fino a farle spalancarsi la bocca.
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli
di parlare ancora male e ad alta voce di me.
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo
con una scatola di legno che dicesse perderemo.
Potevo chiedere come si chiama il vostro cane
Il mio è un po' di tempo che si chiama Libero.
Potevo assumere un cannibale al giorno
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle.
Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.

E mai che mi sia venuto in mente,
di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi.


Fabrizio De Andrè
1975

lunedì 11 aprile 2011

#cose da fare

1.andare in vacanza, adesso, ora, subito!

2.comprare i libri che voglio leggere e trovare più tempo per leggerli!

3.mettere in una scatola i ricordi, così da poterli ritrovare quando ne ho voglia!

4.iniziare SERIAMENTE a fare yoga!

5.smetterla di prendere in giro mia sorella perché si sposa!

6.iniziare seriamente a rompere le palle a mia sorella per avere i vinili di papà!

7.cercare un ottima clinica con un bel giardino!

8. farmi ricoverare in una clinica con giardino!

9. smetterla di far ascoltare la musica che piace a ME a Corinne (ndr, la mia amica)!

10. cercare di evitare i rincoglioniti!

11. imparare una nuova lingua per farmi capire!

12. cercare di fare tutte queste 11 cose o almeno una parte, oppure aspettare la fine agonizzando!

mercoledì 6 aprile 2011

Io ho visto la mia

(...) vale a dire che ho perso e sprecato il mio tempo. qualsiasi cosa, del resto, è una perdita di tempo: tranne fottere di gusto o creare qualcosa di buono o guarire o correre dietro una specie di fantasma-amore-felicità. tanto tutti finiamo nel mondezzaio della sconfitta: chiamale morte, chiamala errore. io non son bravo con le parole. direi però, dato che tutti ci s'adatta alle circostanze, che certe cose accrescano la tua esperienza, anche se magari non si tratta di saggezza è possibile per altro che uno resti per tutta la vita nell'errore, vivendo in uno stato d'intontimento o di paura. ne avrete viste di queste facce. io ho visto la mia. 






Altra storia di cavalli
Charles Bukowski



Perché la vita, pur quanto possa essere scontato, è incerta, non sai dove ti porta finché non ci arrivi!




lunedì 4 aprile 2011

Capita anche questo...

"Ciao"
"Ciao" (sorriso)
"Come stai?"
"Bene, tu?"
"Tutto bene. Cosa ti offro da bere?"
"Niente, non vorrei esagerare, grazie!"
"Ok..."

Silenzio.

"Dai raccontami qualcosa..."
(che cavolo gli racconto adesso a questo?! Una cavolata al momento giusto mai...) "Sai che c'è di nuovo? Cioè non in generale nel mondo, cosa c'è di nuovo adesso, ora?"
"No! Non dirmi che si mette a piovere?"
"Ancora questo non lo prevedo, ma mi sembra difficile, è una bella serata!"
"Ok, allora spara!Sono pronto!"
(lo dico, non lo dico, sì, diglielo! no, assolutamente no!) "Mi serve un numero di telefono, ma non so come posso averlo!"
"Non ti preoccupare dimmi di chi e ci penso io!" (sorriso)
"Ma non so, come fare o meglio, immagino mi possa credere pazza, non sbaglierebbe, però non vorrei rovinare nessuno, ecco."
(risata) "Che sei esagerata! Secondo me non lo sei affatto, anzi molto più simpatica tu che tante altre!"

Silenzio. Breve, ma silenzio.

"Allora, si può svelare questo mistero?"
"Allora, lo possiamo svelare! Mi dai il tuo numero?"

Risata. Silenzio. Imbarazzo.

"Certo, 333****652 ! Comunque hai visto che non era così difficile?"

Sorriso. Silenzio.

"Certo, nessuna difficoltà, adesso so come si domandano i numeri di telefono!"
"Hai visto, insegno anch'io qualcosa a qualcuno!"
"Eh, che sei un bravo bambino l'avevo capito."
"Esagerata, adesso con il "bravo bambino" ho un bonus che posso fare tutto ciò che voglio..."
"Ma quello che dico io vale sempre la metà! Tutto si riduce al "quasi tutto", mi spiace!"

E' successo un paio di anni fa, ancora non so come va a finire.
So solo che da quel momento gli orologi della vita si sincronizzarono al contrario. Ma anche questa opzione era da tenere in conto!

martedì 29 marzo 2011

Il Maestro e Margherita


Ultimato nel 1940, alcuni giorni prima della morte dell'autore, Michail Bulgakov, vide la luce solo nel 1966 ed ebbe una popolarità senza precedenti.
Il primo riferimento al Faust di Goethe, "...dunque tu chi sei?" "Una parte di quella forza che vuole costantemente il Male e opera costantemente il Bene.", ci fa calare nelle atmosfere mistiche del romanzo in cui si vedono segni autobiografici della vita dell'autore nel protagonista, il Maestro. Tutto inizia "nell'ora di un caldo tramonto primaverile" quando due cittadini discutevano di un poema antireligioso su Gesù, Berlioz, direttore di una rivista letteraria e Ivan Bezdomnyj che appunto autore del poema che non sodisfaceva il direttore. In questo contesto si introduce uno dei personaggi più emblematici del romanzo, il mago Wolland, Satana, che smentisce tutti i discorsi fatti dei due letterati.
Da qui iniziano avvenimenti "magici" che metteranno in subbuglio l'intera città di Mosca, per regalare la pace eterna al Maestro e alla sua amata Margherita. Si intrecciano così la storia del romanzo scritto dal Maestro, che è la ricostruzione di un altro scritto importante, il Vangelo. Il Maestro infatti, narra di un Gesù estremamente umano, durante le ultime ore della sua vita e di Ponzio Pilato, ancor più umano che soffre d'insonnia e di dubbi su quel filosofo di nome Gesù. Nessuno volle pubblicare il romanzo del Maestro, così, la sua amata Margherita, con l'aiuto di Wolland e la sua banda, un gatto Behemoth e un uomo bizzarro con degli occhiali a molla Korov'ev, riuscirà a salvare il romanzo, bruciato dallo stesso autore in un gesto d'ira e ad ottenere la pace eterna. In un susseguirsi di avvenimenti inspiegabili Wolland farà sparire tutti coloro che come il povero Berlioz, ucciso da un tram, continuino a sostenere che Gesù non sia mai esistito, alla fine tutti riprenderanno la loro quotidianità tranne Ivan, che è mutato, è estraneo a quella quotidianità, ma non al punto da essere un altro.

Romanzo avvincente e coinvolgente che tratta di temi forti con ironia e giocosità mostrando un mondo immaginario talmente surreale da rimanerne affascinati!

Candido ovvero un viaggio fatto in Sicilia

"...la morte è terribile non per il non esserci più ma, al contrario, per l'esserci ancora e in balia dei mutevoli ricordi, dei mutevoli sentimenti, dei mutevoli pensieri di coloro che restano (...) .
Doveva essere una fatica, per il morto, aggirarsi ancora in quello che i vivi ricordano, sentivano e pensavano; e persino in quel che sognavano."

Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia
Leonardo Sciascia 
1977

lunedì 28 marzo 2011

Malinconia

Alla malinconia

Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell’amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, io tuo figlio infedele.

Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d’amore,
ed eri anche nello scherno, che t’esprimevo.

Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:
tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.

                                                        (Hermann Hesse)

venerdì 25 marzo 2011

La dura legge del follow/unfollow

Su twitter è tutto un giro di chi seguire e chi no!
Di solito, il criterio più usato è tu mi segui e io ricambio.
Ma che succede se mi accorgo che i tuoi tweet non rientrano nella cerchia, ristretta, dei miei interessi e decido di defollowarti?Se si aggiunge anche il fatto che non ci siamo mai, ma dico mai, scambiati una battuta?
La mia personale "regola", se così può chiamarsi, è stata quella, naturalmente dopo che ho capito come funzionava twitter, di seguire le persone di cui 1 mi piacevano i tweet, 2se interagiscono con me, ma le due cose non sono strettamente connesse, anzi... 
Inoltre, per poter scegliere chi o meno seguire uso il seguente criterio, nickname e avatar se questi non mi dicono nulla, leggo la bio e alcuni tweet. 
Semplici regole pratiche per cercare di capire qualcosa almeno qui. 
L'altro giorno però si è confermata la diceria secondo la quale ci sono utenti, twitteri, followers, persone, come volete chiamarli è uguale, il concetto è quello, che non appena tu smetti di seguirle loro fanno altrettanto. Fin qui onestamente non ho visto nulla di male, ognuno è libero di seguire e non, fare o disfare, dire o non dire ciò che vuole a maggior ragione qui, su un social network. Ciò che mi ha fatto pensare è stato il fatto che io ho defollowato persone con cui non interagivo in alcun modo, i loro tweet non rientravano in alcun modo nella sfera, ripeto e ribadisco, ristretta, di miei interessi e oltretutto, proprio questi più e più volte ribadivano il concetto del "il numero dei followers non è importante". Invece no! Il numero dei followers è importante eccome. Poiché non appena io ho cliccato sul tasto "defollow", loro hanno fatto altrettanto.
Questa è stata la prova, i followers per i più sono importanti. Più ne hai, più sei "figo".

Io per il momento seguo tranquillamente le mie personalissime "regole" seguo chiunque dica qualcosa che mi piace, che sia divertente, che scriva un qualcosa che mi strappi un sorriso, chi ha un nickname strambo, chi ha una profilpic bizzarra, chi quando scrivo una cretinata mi risponde e parte una discussione assurda e senza senso ma che mi faccia ridere. Inutile dire che continuo a scrivere qualunque cosa mi passa per la testa e mi va di mettere su un social network, senza badare troppo a cosa potrà suscitare negli altri!
  

lunedì 21 marzo 2011

Buongiorno! (un ....)

Sono un caso umano!
Stamattina, lunedì, mi sono svegliata alle 5.00 del mattino, con la convinzione che fossero le 6.00 e quindi che ero in super ultra ritardo per prendere l'autobus e arrivare a Catania.
In 5minuti mi sono preparata, ho chiuso la valigia e quando stavo per uscire, sperando che l'autobus, non so per quale ragione, fosse in ritardo, sento mia mamma che dal calduccio del suo letto mi urla: "Ro, ma dove stai andando?"
io molto irritata le rispondo: "In vacanza, no?!"
in sottofondo mio papà rideva, sempre dal calduccio del loro letto!
"Ma devi aspettare tutto sto tempo alla fermata? Guarda che sono le 5.15!!!!"

E fu così che mi accorsi, guardando l'orologio che erano davvero le 5.15 e che io ero in anticipo di un'ora!
Un'ora d'anticipo a quell'ora non è bello, avrei potuto dormire di più, svegliarmi senza avere un infarto, fare tutto con più serenità e specialmente non sarei stata oggetto delle risate dei miei genitori!
Così mi sono tolta la sciarpa e il cappotto, sono andata in cucina e ho messo su la moka, almeno un caffè ci stava...
Adesso sono a Catania, a casa, ho disfatto la valigia e scrivo questo post, ma la giornata non è finita, quindi può accadere di tutto, l'altro caffè è pronto!!!

finalmente!

E' primavera!
Oggi 21 marzo è l'equinozio di primavera, la parola equinozio, dal latino "notte uguale", ci annuncia che la tanto attesa primavera è arrivata. Le giornate riscaldate dal sole aumentano ed ecco fatto, ci prepariamo all'estate!

(non mettevi a fare diete pazze, il gelato è buono! ;) )

lunedì 14 marzo 2011

Le donne e i loro giorni no!

Le donne cambiano e si trasformano.
I loro cambiamenti sono periodici, da attribuire alla sindrome premestruale, che le sconvolge dall'interno e, gli effetti, sono ben visibili all'esterno.
Se vi è mai capitato, direttamente o indirettamente, di vedere gli effetti di tale trasformazione allora sapete bene che si riesce a passare da uno stato di sensibilità estrema in cui alla minima vista di un qualcosa che è, o possa essere, ricollegato ad un qualunque sentimento che faccia scattare un pianto incessante, la diga esplode e BOOM, le lacrime incontenibili scendono in stile pioggia torrenziale, incontenibile. 
Tutto ciò è provocato dalla qualunque immagine vista, canzone ascoltata in radio o frase letta per la strada, specie se riconducibile a sentimenti d'amore che s'imprimono nella mente delle donne come immagini di un  film, lui tradisce lei, st**** e giù di lacrime, oppure un'amore impossibile, loro si ameranno come Romeo e Giulietta, contro tutti e giù di lacrime, oppure, tutto ciò può essere provocato dal'immedesimazione, il peggiore dei casi, quando lei si ritrova nella malinconia, magari, della protagonista del film, la classica figura di donna non bella ma intelligente che s'innamora del bello della situazione che la userà senza amarla o nella variante in cui lui sceglie la collega di lavoro o l'amica bella poco intelligente e lei, la nostra protagonista desolata e senza amore tornerà a casa con i gatti, qui gli esempi dilagano... Lo stato di fontana umana si presenta anche alla semplice vista di un gattino, anche del gattino che decide di "innaffiarle" l'auto.

Sarebbe tutto semplice se la sindrome avesse soltanto questo come effetto, cioè un'accentuata sensibilità, ma le donne in piena sindrome premestruale cambiano umore allo scoccare delle lancette di un orologio, da sensibili e dolci possono trasformarsi in mostri urlanti, l'aggressività è nell'angolo e scatta non appena il più impercettibile e inutile dei dettagli è diverso da come loro lo hanno previsto, ad esempio, se non trovano un inutile dettaglio come il tappetto all'ingresso di casa spostato di 45° verso ovest, come hanno visto e previsto, 
ma, magari rientrando a casa, trovano il tappeto spostato dei famosi 45° ma al contrario verso est, l'ira funesta del pelide Achille, si trasforma nell'ira incontenibile di una lei da cui, consiglio spassionato, io girerei alla larga. 
Se poi il dettaglio in questioni viene modificato dal fidanzato/compagno/marito della donna in piena sindrome premestruale, allora si scatenano discussioni in cui possono venire fuori remore vecchie e sepolte, ragionamenti illogici privi di significato e senso, per l'interlocutore non c'è alcuno scampo, in qualunque modo ci si comporta; 1)se si acconsente senza obbiettare, allora lei triplicherà la sua rabbia e aggressività perché non si sente presa in considerazione e non ascoltata, si sente presa in giro, 2) se le si da contro, si apre una guerra apocalittica, 3) se per caso, dico per caso, si pronunciano le parole "ma dai...per una sciocchezza così...!" è la fine, in questo caso si rischia anche di ricevere un ceffone o se nelle vicinanze si trova un oggetto, si rischia il trauma. 
Un altro dei fattori principali è l'insicurezza e indecisione. 
Decidere le cose più semplici come, mangiare carne o pesce, può trasformarsi in una tragedia, come decidere sul destino dell'intero universo.
A tutto ciò si aggiunge un'irrefrenabile appetito, incomprensibile e indomabile. 

Questi sintomi e cambiamenti umorali sono da attribuire alla donna solo per qualche giorno, quindi se proveranno a giustificarsi (come spesso faccio anch'io) per la qualunque discussione che non ha alcun senso o fondamento, ricordatevi di non dire nulla...lasciate perdere!!!

martedì 1 marzo 2011

il push up dei miracoli

Lo spot di una nota casa di intimo italiana è molto discusso. Ieri uno dei miei follower, che rivolge hai suoi "seguaci" riflessioni pungenti ma mai scontate, si domandava se le donne si sentissero offese da uno spot in cui, la modella con in dosso il reggiseno da pubblicizzare, che alla fine sfila via, o se ledesse la dignità della donna o se semplicemente no, se quello fosse uno spot sexy.

Ho risposto alla domanda, secondo me non offende anzi, la modella è una bella ragazza, che messa su un letto disfatto cerca di ammiccare rendendo l'idea che è il push up che la rende più bella. (secondo me è bella a prescindere) Quindi l'idea di marketing è stata pienamente raggiunta e il prodotto valutato al 100%. Qui mi vorrei soffermare, ma un reggiseno riuscirà mai a rendere una donna più bella, più femminile, più sensuale? E soprattutto può regalare una taglia in più?
Ecco secondo me la bugia dello spot sta tutta nel promettere qualcosa alle donne che purtroppo si ha o grazie alla natura o grazie al chirurgo! Questo spot è più una bella presa in giro per i maschietti, non si può ottenere una fidanzata o una moglie con una taglia in più solo con un banale push up, perchè ad un certo punto questo bellissimo push up si dovrà togliere e così si ritornerà ad avere la solita taglia, quella in meno.
Non vedo nulla di offensivo o che possa ledere la dignità di una donna in tale spot, vedo solo una perfetta operazione marketing, che tende a far raggiungere la tanto "ambita" (per alcune, non per tutte le donne) taglia in più.
Quindi cerchiamo di non farci fregare da nessuna, anche se bella, pubblicità!

lunedì 28 febbraio 2011

L'amore ai tempi delle diete

C'è l'amore ai tempi del colera, bellissimo libro e carino il film con la splendida Giovanna Mezzogiorno, ma non è questo il punto, a me invece, è capitato "amore ai tempi delle diete", ma in questo caso, nel mio caso non c'è poesia, anzi..
Incontro una ragazza che conosco solo per vie secondarie, un'amica di una mia amica, vista una volta, scambiato due parole e finita la nostra conoscenza. Rincontro questa ragazza a distanza di tempo e mi viene incontro salutandomi e iniziamo a parlare.
Chiacchieriamo o meglio la ragazza mi faceva domande e io rispondevo, ad un certo punto mi dice:
"Sei più magra! (faccia meravigliata della ragazza) è l'amore vero?"
(la mia faccia diceva tutto, le mie amiche che hanno assistito alla scena, ridevano)
e le rispondo
"Scusa ma in che senso?"
e lei
"Sì, l'amore, l'amore...ti sei innamorata vero???"
(la mia faccia era ancora più sconvolta, ma le mie amiche continuavano a ridere)
e io, senza parole...
"No!"
ma la ragazza ostinata, non si rassegnava alla mia risposta e mi dice...
"Allora è stata una delusione...uh mi dispiace!Ma morto un papa..."
a questo punto mi veniva da ridere e le ho detto...
"No, nessuna delusione, adesso vado, magari incontro qualcuno e prendo 5 kg...chissà!"

Mi è sorta immediatamente una domanda:"ma l'amore, nel senso di amare qualcuno, ingrassa o dimagrisce?"

E io che ho sempre pensato che s'ingrassava mangiando troppo e male e che si dimagrisse mangiando in maniera equilibrata e facendo attività fisica, io e le mie strane idee...  :)

giovedì 24 febbraio 2011

Persone e figuranti

Nella vita ci sono le persone e i figuranti!

Sì, il genere umano è diviso così, le persone che vivono la loro vita prendendo il più delle volte batoste pesanti, ma che si rialzano sempre e hanno la forza di vivere, di non accontentarsi, che non scendono a compromessi, che scelgono sempre la strada difficile.

Poi però ci sono anche i figuranti, che sì, sono sempre persone ma sono quelle persone che lasciano che la vita li porti da qualche parte, seguono senza obbiettare semplicemente perché è più comodo, semplice, facile, meno impegnativo , insomma non c'è spreco di energia alcuna.

Le persone e i figuranti convivono, anche i figuranti sono persone che però non hanno la forza di esserlo davvero, che pensano che un piccolo compromesso possa essere lecito per ottenere una qualunque cosa. Bisogna essere davvero coscienti della propria vita, delle proprie scelte, fissare un obbiettivo e raggiungerlo, nel bene o nel male, solo con le proprie forze!!!

giovedì 17 febbraio 2011

Amore 2.0

La questione è semplice, le persone posso innamorarsi senza nemmeno guardarsi?
O meglio, si può aver voglia di conoscere qualcuno, perché ci piace ma non l'abbiamo mai vista? Si può dire vorrei conoscerti perché mi piaci? Quindi bastano poche battute messe su un social network e il gioco è fatto?

Se mia nonna, si è innamorata di mio nonno, guardandolo negli occhi, e lui passava davanti casa sua, sempre alla stessa ora, ogni giorno, e lei, puntuale si affacciava alla finestra solo per scambiarsi uno sguardo, un sorriso, adesso questo è superfluo?

Se mia mamma per uscire con mio papà doveva inventare stratagemmi con la complicità di sua sorella o di sua cugina, e la maggior parte delle volte tutto ciò era inutile e lei rimaneva a casa e mio papà ad aspettarla per ore, adesso basta davvero mandarsi sms ed è come conversare o discutere? 

Skype è il nuovo appuntamento, "il nuovo ti offro un caffè"?

Parlare ore e ore in chat è davvero come stare seduti in una panchina, in un parco e trascorrere un piacevole pomeriggio?

Una persona può innamorarsi o credere di essere innamorata di una profilpic?
Non vale più lo scambio di sguardi per strada e scambiarsi un numero di telefono per sentirsi e decidere di uscire insieme?

Ogni tanto penso a queste cose, forse la soluzione l'ho trovata, amore 2.0 può esistere ma anche no!, puoi immaginare di chattare con la persona che vorresti e poi le aspettative si smontano non appena la incontri oppure puoi pensare di prendere un caffè con @nonsochi e scoprire che è molto meglio di quanto magari avevi capito, o molto di più di quanto ti aveva fatto vedere. E' meglio della realtà perché la piazza è molto più grande tanto grande che non ci sono km, tu stai lì e leggi, commenti in 140 caratteri facendo una battuta che a volte ne tira un'altra e man mano avrai l'impressione di conoscere quella persona, oppure no, e capisci che forse la tua ironia, la tua simpatia non è stata colta e passi avanti, e così via in un groviglio in cui hai l'impressione di avere tutti un po' più vicini a te, quasi amici, e magari confessi lì in piazza qualcosa che la tua voce non vuol pronunciare e hai l'impressione che @nonsochi ti conosca bene, meglio di chissà chi. Si ride e scherza e delle volte si trova qualcuno di interessante per il quale si prova stima, senza saper bene perché, semplicemente, forse, perché si è partecipi di qualcosa comune a tutti. E' molto peggio della realtà perché non si sa mai con chi si parla davvero, non puoi guardare negli occhi il tuo interlocutore e non ascolti la sua voce, può succedere di tutto ma bisogna stare attenti, non si sa mai con chi si ha a che fare, non bisogna dimenticare mai che la realtà non è quella!
Ciò non esclude che si possano incontrare persone simpatiche che ti strappano un sorriso, nello stesso modo in cui ti strappa un sorriso il signore al bar che fa la battuta sulla "beata giovinezza"!

Tutto ciò non si può collocare nella realtà quindi non state a pensare più di tanto se si possa riferire a qualcuno o qualcosa, non è reale nemmeno questo! :)



mercoledì 16 febbraio 2011

Ipotesi di realtà

Ipotizziamo.
Una ragazza, un ragazzo e un bambino.
Ipotizziamo anche che nel nord Africa la gente si sia tanto incavolata da ribaltare tutto, per cambiare la loro vita. Ipotizziamo inoltre, che un giorno queste notizie, di ragazzi e ragazze, di adulti, di gente, ascoltate confusamente nei tg, o magari lette su internet, che ti sembravano lontane, lontane da pensarci solo per il tempo di un servizio al telegiornale o il tempo che basta a leggere un articolo e poi stop. Ma se ipotizziamo anche che gli sbarchi clandestini siano proprio vicino a casa tua, ma ancora un po' lontano, perché il mare allunga ogni distanza. Se però in questa immensa ipotesi ci mettiamo anche che adesso che la situazioni lì è peggiorata e nell'isoletta, dove hai trascorso da piccina le vacanze, ormai i centri di accoglienza scoppiano, non c'è più posto nemmeno per una sola persona, nemmeno una, così chi di dovere decide di usufruire di un villaggio, un residence per esattezza, ancora più vicino a casa, in cui si ospiteranno 7000 immigrati Nord africani.

Ipotizziamo un papà, che in un giorno di lavoro tranquillo, si vede di fronte una ragazza, che le ricorda sua figlia che fra un paio di giorni compirà 23 anni, e guarda quei due ragazzi, stanchi e affamati, con un bambino che sembra proprio essere loro figlio, li guarda e quei due ragazzi sono terrorizzati, con gli occhi assenti, lui ha capito cosa vogliono ma loro provano comunque a spiegare che devono prendere tre biglietti per l'autobus. Quei due ragazzi e quel bambino stanno scappando. Così gli passa i biglietti e sorride, la ragazza fa altrettanto mentre il ragazzo, con in braccio il bambino, guardandosi intorno la tira a se per uscire.

Adesso che si è ipotizzato tutto questo, cosa sarebbe stato giusto fare, quando a distanza di due ore un carabiniere domanda al papà se avesse visto due giovani ragazzi, di nazionalità tunisina, venuti in Italia su un barcone, trasferiti nel residence che prima era stato il villaggio militare americano, che nella notte erano scappati, perché sicuramente, secondo il carabiniere, volevano raggiungere Catania e di lì, muoversi per andare chissà dove, voi, in quella situazione cosa avreste fatto? Ipotizziamo, ma cosa avreste detto?

lunedì 14 febbraio 2011

Quando non ho nulla da fare..

Quando mi annoio o qualcosa è andata bene o quando qualcosa è andata male o senza alcun motivo faccio cose così...e m diverto pure!
Se qualcuno possa pensare che oggi faccio una meraviglia così perché è San Valentino si sbaglia, ho scelto oggi come giorno perché è lunedì e io odio il lunedì con tutte le cellule del mio corpo!
Quindi adesso vi saluto che devo mangiare...

sabato 12 febbraio 2011

La crisi c'è, anche a san Valentino!

Stamattina sono entrata nella "bottega" gastronomica di un mio amico, non vorrei fargli pubblicità, ma prepara cose succulente e buonissime, dal dolce al salato, per non farci mancare nulla, il punto focale, però, non è questo.
Entro, saluto, rido e scherzo con il mio amico e guardo attenta i biscotti da lui preparati per scegliere quello da  "assaggiare" e poi comprare, scorrendo con lo sguardo quelle meraviglie, ecco che vedo...
Biscotti a forma di cuore, metà semplici e metà cioccolato, biscotti con metà cuore di cioccolato bianco e nocciole sopra, biscotti a doppio cuore, un cuore enorme e uno piccolo sopra, tutti cosparsi di goloso cioccolato...
Alla mia banale domanda del perchè dei cuori e se si vendessero, il mio amico mi ha risposto :"certo! è San Valentino!!!"
Così ho capito tutto, la crisi c'è, si vede, si sente, ma è arrivata a colpire anche il più corazzato dei sentimenti, l'amore!
Eh già adesso niente più spese pazze a San Valentino, niente gioielli costosi, vacanze folli nelle città dell'amore, niente di niente, adesso si regalano i biscotti, a forma di cuore certo, ma sempre biscotti!
Adesso l'amore sta tutto in un buon biscotto al cioccolato...

venerdì 11 febbraio 2011

Aereo che va, scritta che rimane!

Un paio di giorni fa ho letto una scritta su un muro, nei pressi dell'aeroporto che diceva:"dammi solo un minuto per dirti quando ti amo...", sono scoppiata a ridere. ho pensato e ripensato a cosa l'autore, un certo "funghetto" volesse dire, se intendeva dire che amava  la persona a cui era riferita tale scritta in quel minuto, oppure, se l'amava quando questa persona le dava un minuto per parlare.
Riportando questa frase letta(con i miei simpatici pensieri) su twitter, i miei follower hanno, come me, iniziato a "decifrare" la fase, cercando di capire quando funghetto amasse. Uno fra tutti, uno dei miei follower più attenti e tanto simpatico, mi ha suggerito di prendere in considerazione anche il luogo dove ho letto questa frase, l'aeroporto!


Un paio d'ore dopo, raccontando l'accaduto e le risate di tale scritta, una mia amica mi racconta di un ragazzo che conosciamo che dopo aver lasciato la fidanzata(a mio parere poco simpatica), si precipita all'aeroporto e prende il primo volo per Milano.
é stato più che naturale pensare alle parole del mio follower che mi suggeriva un'altra "via interpretativa", chissà forse l'autore, funghetto, aveva avuto la stessa idea del mio amico? Beh a questo punto...

il numero 1!

Ho aperto questo blog, senza motivo, non so fino a quando riuscirò ad aggiornarlo, quindi non aspettatevi nulla.
ah...un'altra cosa, non scriverò nulla in più di quello che mi passa per la mente.

Detto ciò, buona lettura! ;)