domenica 1 dicembre 2013

Statue senza testa e scarpe appese

Nella mia città, (mia in quanto volente o nolente ho deciso che la città mi ha adottata) Catania, di cose "strane" se ne vedono. Quello che mi ha colpita oggi è la bizzarria (se questa parola esiste) di alcune cose che non sono di intralcio alla normale vita quotidiana ma che, a mio modesto parere, sono molto ma molto bizzarre e curiose. Percorrendo via Cristoforo Colombo verso piazza Borsellino, vi troverete di fronte gli archi della marina, passando sotto questi prima di proseguire per via Cardinale Dusmet o per via Porticello, non potrete non notare una statua SENZA TESTA. ebbene sì, a Catania c'è una statua senza testa. Ma da quel che so, essendomi un po' documentata, sono ben 3. Quella di cui io vi racconto è la statua di Ferdinando II di Borbone, decapitato dai garibaldini, che animati da idee anti borboniche, appunto, nel 1860 decapitarono la statua. So ma non ho fonti certe che più volte la municipalità ha fatto ritornare la testa sulle spalle del povero Ferdinando II ma niente da fare,la testa puntualmente gli è stata tolta. Un' altra bella cosa curiosa si trova in via Alcalà nei pressi della piazza Borsellino o Alcalà come era prima chiamata. Nella via, guardando in alto, all'altezza dei fili della corrente elettrica si possono notare delle scarpe sportive, da ginnastica, di varie marche e modelli, che penzolano verso giù. Le scarpe sono legate dai lacci e poi appese al filo. Ma non si fermano soltanto a questa via ma anche a piazza San Cristoforo, si tratterebbe dello shoefiti (shoes + graffiti) una moda internazionale come segno di gratitudine nei confronti della città fatta dai ragazzi spagnoli in erasmus. Una delle scene di Big Fish vi ricorderà qualcosa...
Ecco 2 delle tante cose bizzarre a Catania e lì nelle vostre città? Che succede?

*due link importanti che vi raccontano di più su queste due curiosità, da ctzen.it :
http://ctzen.it/2012/08/21/via-dusmet-illuminata-statua-senza-testa-decapitazione-garibaldina-addobbi-catanesi/
http://ctzen.it/2013/08/04/piazza-alcala-il-mistero-delle-scarpe-appese-lultimo-regalo-degli-erasmus-alla-citta/   *

domenica 10 novembre 2013

Polpette della domenica della mamma!

Ecco qui una delle ricette più amate dalla mia famiglia, le polpette della domenica di mia mamma. La ricetta che qui vi riporto è per 6 persone e le polpette le mangiamo anche dopo, di solito a cena, quindi se dovete farle per un una o due persone vi consiglio vivamente di dimezzare le dosi qui riportate a meno che non vogliate mangiare polpette per una settimana o più, e adesso possiamo iniziare, ci serve:

un bel recipiente
una forchetta
300 gr di macinato di manzo
250 gr di pangrattato
100 gr di grana (in alternativa a seconda del vostro gusto, 50 gr di grana e 50 gr di pecorino)
6 uova medie
1 pizzico di sale
4 ciuffetti di prezzemolo fresco (o una bella manciata di prezzemolo secco tritato)
 un filo d'olio
2 ciuffi di menta tritata

Versare nel recipiente il pangrattato e ammorbidire con un po' d'acqua, mescolate fino a quando non sarà diventato morbido, aggiustare con il sale e continuare ad amalgamare.
Aggiungere il macinato e amalgamare fino a quando non sarà un tutt'uno, adesso aggiungere il grana o il mix (pecorino e grana), sistemare di olio e aggiungere gli aromi, prezzemolo e menta, amalgamare il tutto e aggiungere le uova.
*Consiglio: a prescindere se dimezzerete le dosi o no, le uova devono essere aggiungete una ad una, fermatevi quando sarà tutto omogeneo, cioè un composto che non deve risultare troppo secco  e non deve essere nemmeno liquido.*
Adesso arriva la parte più divertente, potete iniziare ad appallottolare e friggere in una pentola con dell'olio.

Il risultato finale è ottimo, ma lasciate raffreddare le polpette prima di mangiarle, potreste bruciarvi la lingua *esperienza docet!!!

Eccovi qui la ricetta, vi pregherei se qualcuno dovesse provarla di farmi sapere come sono venute e se avete modifiche da fare, parlate scrivete qualunque commento è ben accetto!
Al prossimo post-cucina se ce ne sarà un altro, au revoir!
p.s. le foto, mi rendo conto, non sono delle migliori, e mi scuso, ma nel frattempo si doveva assaggiare se erano venute bene o no, quindi...voi capite vero?!

domenica 20 ottobre 2013

domenica sì o... domenica no?

La domenica pomeriggio
Storie e riflessioni di un giorno quasi qualunque.

     PRO:
  • svegliarsi quando non si ha più sonno e non sentire l'orrendo suono della tanto odiata sveglia, quella maledetta e maleducata, direi, che disturba senza rispetto il momento più delizioso del nostro sonno, non avete mai, mai e sottolineo il mai, avuto la sensazione di essere interrotti da lei, la sveglia??? Magari interrompe un bellissimo sogno o soltanto un tranquillo sonno, ma comunque è una disturbatrice che la domenica non lavora!
  • stare in pigiama tutto il giorno a bivaccare. Ecco la domenica si può dire:                                                                         "bye, bye jeans!"                                                         e lo si può anche gridare!!! La domenica è fatta per ciondolarsi tutto il tempo tra divano, film, telefilm, riposo e comodità varie. La domenica infatti nasce per il riposo le fatiche non sono proprio ammesse, non a caso la domenica è il giorno del riposo, del massimo riposo.
  • mangiare come se non ci fosse un dopo. Eh sì, mangiare è la parola d'ordine della domenica, non esiste domenica in cui non si mangi per tutta la settimana e se poi vivete al sud (d'Italia s'intende) o ne siete originari avete chiaro nella vostra bella testolina di cosa sto parlando. La domenica infatti, è il giorno della settimana in cui sai che alle 13 ti siederai a pranzo (anche se, secondo il punto 1 di questa lista, ti sei svegliato alle 12:59, sai che comunque sia alle 13 si pranza e punto!). Il pranzo della domenica è un po' un misto tra il Compleanno, il Natale o qualunque festività religiosa o no in cui si mangia moltissimo. Si sa sempre ed è certo che si comincia ma non si saprà mai quando si finirà!
  • la domenica è il giorno in cui si può dedicare tempo a tutte le cose a cui non si ha mai tempo, per tutte le cose che non sono di vitale importanza e spostiamo dando priorità ad altro, tralasciando. O semplicemente è il giorno in cui si rimanda ancora di più, soltanto perché non si ha voglia di fare. Esattamente!!! La domenica, possiamo prenderci il lusso di fare e soprattutto non fare soltanto perché non abbiamo voglia e magari vogliamo rimanere in pigiama sul divano a guardare uno dei documentari di Simon Reeve (guardateli se non li avete ancora visti, sono davvero interessanti e poco noiosi).  
CONTRO:
  • la domenica si dorme talmente tanto che poi non si ha più voglia di fare niente, soltanto dormire - dormire - dormire. Se vi incappate per caso e per uno stupido errore, in una persona con questa sindrome, l'unico modo che avete per uscirne vivi e lasciar stare e andare. Non so dove, non so come ma voi andate, allontanatevi. Se, invece, vi ritrovate nella situazione opposta, cioè siete voi che avete questi sintomi, beh, ricordatevi che non occorre fare vittime, mettetevi dei tappi per le orecchie, staccate il telefono, chiudetevi nella vostra stanza, meglio ancora se vivete da soli. Insomma isolatevi. Siete un'isola e il mare è in tempesta, nessuno può ne tanto meno deve raggiungervi. Siete SOLI, in totale SOLITUDINE, quindi dormite e arrivederci a lunedì! 
  • la domenica è il giorno libero della settimana e si dedica a tutte le attività che durante la settimana ostacolano il normale flusso delle cose. Potrebbe capitarvi di fare il buca, di lavare tutto, anche il costume il 15 dicembre o il pile a ferragosto. Ecco, la domenica potrete ritrovarvi ad avere un'unica cosa pulita: il pigiamone con l'orso. Il pigiamone 3 taglie più grandi, enorme, infeltrito, brutto ma così tanto brutto che a confronto una qualunque mise di lady gaga diventerebbe chic. Se poi per puro caso dovrete mettere il piede fuori casa ed è finito tutto in lavatrice e in ascensore incontrate il tipo del 4° piano (magari con il mollettone in testa e le pantofole a forma di tigre), beh, che dire...cambiate casa. SUBITO!
  • domenica. Ore 13. Suona il campanello. Ecco è finita la vostra domenica. Il pranzo domenicale con i parenti. I parenti la domenica hanno un certo sesto senso, nel momento clou, quello stesso momento in cui iniziate a capire come vi chiamate e perché siete lì, dopo aver trascorso un sabato sera di cui ricordate il momento in cui siete usciti e poi il vuoto cosmico, quello è il momento in cui le 1000 domande dei parenti si scontrano: come stai? perché sei in pigiama? ma non mangi in questo periodo? Come sei pallida... Ma quando ti laurei?? Ancora niente??? -a questo punto so che vorreste urlare in tutte le lingue del mondo un grosso e chiaro V*******O, non fatelo!!! lasciate la stanza e chiudetevi in bagno, è arrivato il momento della doccia- 
  • sdraiati sul divano tutto il sacrosanto giorno a guardare la stessa puntata vista e rivista dei documentari di Simon Reeve, la noia al confronto vostro è divertente. La tv non aiuta, internet non è così interessante e niente sembra esserci se non l'oscuro vuoto cosmico generato da una giornata che sembra abbia 32 ore. La domenica si passa dal divano alla poltrona e dalla poltrona al divano facendo zapping tra liti amorose sui soliti canali, calcio e calcio, con le stesse discussioni che ogni settimana si ripetono.
 La domenica è il nuovo sinonimo di NOIA ALLO STATO PURO!!!! Così tanto che nelle vostre menti potrebbe illuminarsi una scritta a led (tipo le insegne a Las Vegas) : "è meglio andare a lavoro!" ma non vorrete mai ammetterlo a voi stessi e rigirandovi sul divano, spegnerete il led, oscurando la scritta indegna.

sabato 12 gennaio 2013

Anno nuovo...cose vecchie!

Buon 2013 a tutti!!! (che poi non ho mai capito se qualcuno mi legge oppure no)

Eccoci qui al 2013, nessuna fine del mondo e siamo arrivati tra pandoro e spumante al 2013.

Qualcuno di voi l'aspettava? Qualcuno ha sentito il forte cambiameneto tra le 23:59 del 31/12/12 e le 00:01 del primo gennaio 2013??
Se sì, avete avvertito tutte queste sensazioni sensazionali vi prego, e vi prego sul vero senso della parola, descrivetemi la vostra sensazione perché sono davvero molto curiosa! Non ho mai capito tutta la frenesia per l'anno nuovo che arriva e il vecchio anno che se ne va e i buoni propositi (mai rispettati) e le cose brutte lasciamole all'anno vecchio e questo è l'anno della svolta ecc ecc fino a quando tutti si ubriacano e "bye bye"

Comunque sia, anno nuovo vita nuova, giusto???!!! Ecco proprio di questo vorrei parlare e vorrei capire se c'è qualcuno a questo mondo che cambia vita una volta all'anno ma mi potrei accontentare (e non mi accontento facilmente, lo ammetto) di qualcuno che mi dica che almeno una volta nella vita nella notte di San Silvestro ha cambiato la sua vita.
In questo 2013 per quanto mi riguarda ancora non ho visto un grandissimo cambiamento, l'altro giorno ho pure visto mister B. in tv, ci sono ragazze che ancora credono che i leggins siano dei pantaloni, la crisi economica ormai ci ha resi tutti esperti di economia, Spilberg è stato candidato all'oscar e le olive continuano imperterrite a non piacermi nonostante gli sforzi di "madre", e devo ancora fare tutte le migliaia di cose che ho lasciato in disparte prima delle vacanze natalizie, tipo studiare, studiare, studiare e poi ancora studiare.

Spero continuino ad esserci le stesse cose belle che mi fanno sorridere del 2012 e che se ne aggiungano di nuovo in questo 2013, perché quelle che non mi piacciono io le cestino!

p.s. poi vorrei la pace nel mondo e lo scrivo qui perché non andrò mai a Miss Italia.