lunedì 28 febbraio 2011

L'amore ai tempi delle diete

C'è l'amore ai tempi del colera, bellissimo libro e carino il film con la splendida Giovanna Mezzogiorno, ma non è questo il punto, a me invece, è capitato "amore ai tempi delle diete", ma in questo caso, nel mio caso non c'è poesia, anzi..
Incontro una ragazza che conosco solo per vie secondarie, un'amica di una mia amica, vista una volta, scambiato due parole e finita la nostra conoscenza. Rincontro questa ragazza a distanza di tempo e mi viene incontro salutandomi e iniziamo a parlare.
Chiacchieriamo o meglio la ragazza mi faceva domande e io rispondevo, ad un certo punto mi dice:
"Sei più magra! (faccia meravigliata della ragazza) è l'amore vero?"
(la mia faccia diceva tutto, le mie amiche che hanno assistito alla scena, ridevano)
e le rispondo
"Scusa ma in che senso?"
e lei
"Sì, l'amore, l'amore...ti sei innamorata vero???"
(la mia faccia era ancora più sconvolta, ma le mie amiche continuavano a ridere)
e io, senza parole...
"No!"
ma la ragazza ostinata, non si rassegnava alla mia risposta e mi dice...
"Allora è stata una delusione...uh mi dispiace!Ma morto un papa..."
a questo punto mi veniva da ridere e le ho detto...
"No, nessuna delusione, adesso vado, magari incontro qualcuno e prendo 5 kg...chissà!"

Mi è sorta immediatamente una domanda:"ma l'amore, nel senso di amare qualcuno, ingrassa o dimagrisce?"

E io che ho sempre pensato che s'ingrassava mangiando troppo e male e che si dimagrisse mangiando in maniera equilibrata e facendo attività fisica, io e le mie strane idee...  :)

giovedì 24 febbraio 2011

Persone e figuranti

Nella vita ci sono le persone e i figuranti!

Sì, il genere umano è diviso così, le persone che vivono la loro vita prendendo il più delle volte batoste pesanti, ma che si rialzano sempre e hanno la forza di vivere, di non accontentarsi, che non scendono a compromessi, che scelgono sempre la strada difficile.

Poi però ci sono anche i figuranti, che sì, sono sempre persone ma sono quelle persone che lasciano che la vita li porti da qualche parte, seguono senza obbiettare semplicemente perché è più comodo, semplice, facile, meno impegnativo , insomma non c'è spreco di energia alcuna.

Le persone e i figuranti convivono, anche i figuranti sono persone che però non hanno la forza di esserlo davvero, che pensano che un piccolo compromesso possa essere lecito per ottenere una qualunque cosa. Bisogna essere davvero coscienti della propria vita, delle proprie scelte, fissare un obbiettivo e raggiungerlo, nel bene o nel male, solo con le proprie forze!!!

giovedì 17 febbraio 2011

Amore 2.0

La questione è semplice, le persone posso innamorarsi senza nemmeno guardarsi?
O meglio, si può aver voglia di conoscere qualcuno, perché ci piace ma non l'abbiamo mai vista? Si può dire vorrei conoscerti perché mi piaci? Quindi bastano poche battute messe su un social network e il gioco è fatto?

Se mia nonna, si è innamorata di mio nonno, guardandolo negli occhi, e lui passava davanti casa sua, sempre alla stessa ora, ogni giorno, e lei, puntuale si affacciava alla finestra solo per scambiarsi uno sguardo, un sorriso, adesso questo è superfluo?

Se mia mamma per uscire con mio papà doveva inventare stratagemmi con la complicità di sua sorella o di sua cugina, e la maggior parte delle volte tutto ciò era inutile e lei rimaneva a casa e mio papà ad aspettarla per ore, adesso basta davvero mandarsi sms ed è come conversare o discutere? 

Skype è il nuovo appuntamento, "il nuovo ti offro un caffè"?

Parlare ore e ore in chat è davvero come stare seduti in una panchina, in un parco e trascorrere un piacevole pomeriggio?

Una persona può innamorarsi o credere di essere innamorata di una profilpic?
Non vale più lo scambio di sguardi per strada e scambiarsi un numero di telefono per sentirsi e decidere di uscire insieme?

Ogni tanto penso a queste cose, forse la soluzione l'ho trovata, amore 2.0 può esistere ma anche no!, puoi immaginare di chattare con la persona che vorresti e poi le aspettative si smontano non appena la incontri oppure puoi pensare di prendere un caffè con @nonsochi e scoprire che è molto meglio di quanto magari avevi capito, o molto di più di quanto ti aveva fatto vedere. E' meglio della realtà perché la piazza è molto più grande tanto grande che non ci sono km, tu stai lì e leggi, commenti in 140 caratteri facendo una battuta che a volte ne tira un'altra e man mano avrai l'impressione di conoscere quella persona, oppure no, e capisci che forse la tua ironia, la tua simpatia non è stata colta e passi avanti, e così via in un groviglio in cui hai l'impressione di avere tutti un po' più vicini a te, quasi amici, e magari confessi lì in piazza qualcosa che la tua voce non vuol pronunciare e hai l'impressione che @nonsochi ti conosca bene, meglio di chissà chi. Si ride e scherza e delle volte si trova qualcuno di interessante per il quale si prova stima, senza saper bene perché, semplicemente, forse, perché si è partecipi di qualcosa comune a tutti. E' molto peggio della realtà perché non si sa mai con chi si parla davvero, non puoi guardare negli occhi il tuo interlocutore e non ascolti la sua voce, può succedere di tutto ma bisogna stare attenti, non si sa mai con chi si ha a che fare, non bisogna dimenticare mai che la realtà non è quella!
Ciò non esclude che si possano incontrare persone simpatiche che ti strappano un sorriso, nello stesso modo in cui ti strappa un sorriso il signore al bar che fa la battuta sulla "beata giovinezza"!

Tutto ciò non si può collocare nella realtà quindi non state a pensare più di tanto se si possa riferire a qualcuno o qualcosa, non è reale nemmeno questo! :)



mercoledì 16 febbraio 2011

Ipotesi di realtà

Ipotizziamo.
Una ragazza, un ragazzo e un bambino.
Ipotizziamo anche che nel nord Africa la gente si sia tanto incavolata da ribaltare tutto, per cambiare la loro vita. Ipotizziamo inoltre, che un giorno queste notizie, di ragazzi e ragazze, di adulti, di gente, ascoltate confusamente nei tg, o magari lette su internet, che ti sembravano lontane, lontane da pensarci solo per il tempo di un servizio al telegiornale o il tempo che basta a leggere un articolo e poi stop. Ma se ipotizziamo anche che gli sbarchi clandestini siano proprio vicino a casa tua, ma ancora un po' lontano, perché il mare allunga ogni distanza. Se però in questa immensa ipotesi ci mettiamo anche che adesso che la situazioni lì è peggiorata e nell'isoletta, dove hai trascorso da piccina le vacanze, ormai i centri di accoglienza scoppiano, non c'è più posto nemmeno per una sola persona, nemmeno una, così chi di dovere decide di usufruire di un villaggio, un residence per esattezza, ancora più vicino a casa, in cui si ospiteranno 7000 immigrati Nord africani.

Ipotizziamo un papà, che in un giorno di lavoro tranquillo, si vede di fronte una ragazza, che le ricorda sua figlia che fra un paio di giorni compirà 23 anni, e guarda quei due ragazzi, stanchi e affamati, con un bambino che sembra proprio essere loro figlio, li guarda e quei due ragazzi sono terrorizzati, con gli occhi assenti, lui ha capito cosa vogliono ma loro provano comunque a spiegare che devono prendere tre biglietti per l'autobus. Quei due ragazzi e quel bambino stanno scappando. Così gli passa i biglietti e sorride, la ragazza fa altrettanto mentre il ragazzo, con in braccio il bambino, guardandosi intorno la tira a se per uscire.

Adesso che si è ipotizzato tutto questo, cosa sarebbe stato giusto fare, quando a distanza di due ore un carabiniere domanda al papà se avesse visto due giovani ragazzi, di nazionalità tunisina, venuti in Italia su un barcone, trasferiti nel residence che prima era stato il villaggio militare americano, che nella notte erano scappati, perché sicuramente, secondo il carabiniere, volevano raggiungere Catania e di lì, muoversi per andare chissà dove, voi, in quella situazione cosa avreste fatto? Ipotizziamo, ma cosa avreste detto?

lunedì 14 febbraio 2011

Quando non ho nulla da fare..

Quando mi annoio o qualcosa è andata bene o quando qualcosa è andata male o senza alcun motivo faccio cose così...e m diverto pure!
Se qualcuno possa pensare che oggi faccio una meraviglia così perché è San Valentino si sbaglia, ho scelto oggi come giorno perché è lunedì e io odio il lunedì con tutte le cellule del mio corpo!
Quindi adesso vi saluto che devo mangiare...

sabato 12 febbraio 2011

La crisi c'è, anche a san Valentino!

Stamattina sono entrata nella "bottega" gastronomica di un mio amico, non vorrei fargli pubblicità, ma prepara cose succulente e buonissime, dal dolce al salato, per non farci mancare nulla, il punto focale, però, non è questo.
Entro, saluto, rido e scherzo con il mio amico e guardo attenta i biscotti da lui preparati per scegliere quello da  "assaggiare" e poi comprare, scorrendo con lo sguardo quelle meraviglie, ecco che vedo...
Biscotti a forma di cuore, metà semplici e metà cioccolato, biscotti con metà cuore di cioccolato bianco e nocciole sopra, biscotti a doppio cuore, un cuore enorme e uno piccolo sopra, tutti cosparsi di goloso cioccolato...
Alla mia banale domanda del perchè dei cuori e se si vendessero, il mio amico mi ha risposto :"certo! è San Valentino!!!"
Così ho capito tutto, la crisi c'è, si vede, si sente, ma è arrivata a colpire anche il più corazzato dei sentimenti, l'amore!
Eh già adesso niente più spese pazze a San Valentino, niente gioielli costosi, vacanze folli nelle città dell'amore, niente di niente, adesso si regalano i biscotti, a forma di cuore certo, ma sempre biscotti!
Adesso l'amore sta tutto in un buon biscotto al cioccolato...

venerdì 11 febbraio 2011

Aereo che va, scritta che rimane!

Un paio di giorni fa ho letto una scritta su un muro, nei pressi dell'aeroporto che diceva:"dammi solo un minuto per dirti quando ti amo...", sono scoppiata a ridere. ho pensato e ripensato a cosa l'autore, un certo "funghetto" volesse dire, se intendeva dire che amava  la persona a cui era riferita tale scritta in quel minuto, oppure, se l'amava quando questa persona le dava un minuto per parlare.
Riportando questa frase letta(con i miei simpatici pensieri) su twitter, i miei follower hanno, come me, iniziato a "decifrare" la fase, cercando di capire quando funghetto amasse. Uno fra tutti, uno dei miei follower più attenti e tanto simpatico, mi ha suggerito di prendere in considerazione anche il luogo dove ho letto questa frase, l'aeroporto!


Un paio d'ore dopo, raccontando l'accaduto e le risate di tale scritta, una mia amica mi racconta di un ragazzo che conosciamo che dopo aver lasciato la fidanzata(a mio parere poco simpatica), si precipita all'aeroporto e prende il primo volo per Milano.
é stato più che naturale pensare alle parole del mio follower che mi suggeriva un'altra "via interpretativa", chissà forse l'autore, funghetto, aveva avuto la stessa idea del mio amico? Beh a questo punto...

il numero 1!

Ho aperto questo blog, senza motivo, non so fino a quando riuscirò ad aggiornarlo, quindi non aspettatevi nulla.
ah...un'altra cosa, non scriverò nulla in più di quello che mi passa per la mente.

Detto ciò, buona lettura! ;)