mercoledì 24 ottobre 2012

Pomeriggio uggioso

"Ho avuto desideri, ma mi è stata negata la ragione di averli. Per ogni cosa ho esitazione, spesso senza sapere perché.. Non ho mai avuto l'arte di vivere in maniera attiva. Ho sempre sbagliato i gesti che nessuno sbaglia. Ho sempre fatto il possibile per tentare di fare quello che tutti sanno fare. Voglio sempre ottenere ciò che gli altri riescono a ottenere senza volerlo. Fra me e la vita ci sono sempre stati dei vetri opachi... Non ho mai saputo se era eccessiva la mia sensibilità per la mia intelligenza o la mia intelligenza per la mia sensibilità.
Ho tardato sempre. Non so per quale delle due ho tardato: forse per entrambe, o per l'una o per l'altra. O forse la terza ha tardato." 



*Mogway- take me somewhere nice*

mercoledì 26 settembre 2012

Farneticare depresso

Sono molto stanca causa millemila cose da fare. Ho un esame fra un paio di giorni e sono depressa
modalità *casalinga-esaurita-zitella-acida* e mi è preso uno sconforto immenso.
In tutto questo marasma, io che cerco lo spigolo più bello della casa dove sbattere la testa, l'occhio vuol sempre la sua parte, suonano alla porta.

Tadan *colpo di scena* l'assassino è il vecchio magiordomo!!!

(Nessun omicidio, nessun assassino, ma ci stava bene e non so quando avrò un altra occasione per scriverlo, quindi ne approfitto senza troppi complimenti insomma!)

Apro la porta e vedo uno dei ragazzi che vive nell'appartamento al piano di sotto. Troppo sorridente per i miei gusti da *depressioneDeprimente* che invita me e il resto delle coinquiline per pizza&birra a casa loro. E fu così che mi tornò un bellissimo sorriso!

Non devo cucinare e non devo sistemare. C'è la pizza. C'è la birra!!!

Direi che mi è andata bene, anche stasera, non mi posso lamentare.

P.S. forse vi racconto come va la serata, forse no. Sicuramente non so.
 *mi scuso con tutte quelle persone che speravano di leggere qualcosa di sensato, ma non è cosa mia.*

domenica 23 settembre 2012

Consiglio non richiesti

Fai quello che vuoi.
Anche se fa paura, anche se sembra impossibile.

FAI QUELLO CHE VUOI.





lunedì 3 settembre 2012

3 settembre


Non vorrei questo fosse un banalissimo post su settembre, sulla pioggia, sull'estate che se ne va e l'autunno che arriva, però piove, è settembre ma forse qui non è il momento di salutare l'estate completamente (dicono il caldo tornerà).

Intanto oggi è piovuto. Magari è davvero banale ma non vedere la pioggia, non sentirne l'odore per più di tre lunghi mesi è davvero bizzarro. Il caldo, la pioggia, tutto stanca, e quando si prolungano per così tanto tempo stancano il doppio, sfiniscono.

La cosa che mi è mancata di più è stato, però, l'odore della pioggia, guardarla scendere e pensare. Quando piove, la prima pioggia su tutte, ti ricorda che devi farti un discorso, si, un discorso a te stesso. Un discorso semplice o complicato ma comunque un discorso a te stesso, che solo la pioggia ti concede di fare. Ti regala quel tempo necessario per parlarti.

Gocce grosse come ceci scendono e bloccano la città, le strade gonfie di acqua, il traffico, la tranquillità di casa, il tè caldo, il tempo giusto per parlare a te e la pioggia scende e disseta la terra.

E quel profumo calma ogni preoccupazione.

Questo profumo non lo dimentico più.



Corinne Bailey Rae - Like a star

giovedì 19 luglio 2012

Posta-tradizionale-lenta

Ultimamente mi sono chiesta che giro fanno le lettere.



Capisco che non è una domanda esistenziale, capisco pure che se state pensando "EH???" con una faccia un po' perplessa, capisco pure chi, oltre alla faccia un po' perplessa possa pensare "ma ci sono le mail, ragazza!!! AGGIORNATI". Capisco tutti, davvero. Vorrei però dire a chi ha pensato all'esistenza delle mail che beh le uso, so che ci sono, e vi dirò di più, so che esiste quel favoloso mondo che è internet, lo giuro!

L'utilità, la rapidità, l'efficienza di una mail non si discute. No, no e poi no!!!

Mi sono ritrovata, però, a dover scrivere delle lettere, non mi capitava dai tempi delle scuole medie quando ci diedero l'indirizzo del famoso amico di penna, la mia era Marie, una ragazzetta sempre innamorata di Lione. Adesso però non scrivo più a Marie, non so che fine abbia fatto, non so nemmeno se ho ancora il suo indirizzo, ma comunque adesso ho ripreso ad usare la posta-tradizionale-lenta
Ho chiesto ad un impiegato della posta-tradizionale-lenta quanto ci stanno ad arrivare le lettere e che giro fanno, specie se si parla di posta per l'estero, gli impiegati della posta non sono simpatici.

* Se sei un impiegato della posta e stai leggendo questo post, vorrei chiarire che io non ce l'ho con nessuna categoria di lavoratori, capisco pure che noi, gente che viene alla posta, non sa bene come funziona ma ti dico che ogni tanto puoi anche sorridere ed essere cortese, ogni tanto, male non fa!!!*

L'impiegato ha detto: " ma signorina che ne posso sapere io...vanno a Milano e poi arrivano a destinazione, in quanto tempo?! Solo il Signore lo sa..."  <--- ma che minchia di risposta è?!

 *da qui si può avvertire tutta la non-simpatia degli impiegati della posta-tradizionale-lenta e l'odio che la  gente ha per tutta quanta la posta.*

Queste lettere arrivano a Milano (io abito e vivo in Sicilia) e da Milano vengono smistate in tutte le direzioni del mondo. Passano di mano in mano, quantità di germi e batteri, che nemmeno una pozza d'acqua putrida, dopo tutto questo marasma da mal di mare e arrivano all'indirizzo giusto.
In pratica le lettere che spedite possono viaggiare molto più di voi, cioè mandate una lettera in Venezuela dalla vostra cara zia, ecco quella lettera molto probabilmente si fa un bel viaggetto girandosi uffici postali di città che forse, io ve lo auguro eh!, voi nemmeno vedrete!!!
Voi a casa a maledire la posta-tradizionale-lenta che ci sta una vita ad arrivare e le vostre lettere, invece, in giro per il mondo. Che tristezza!!!
Comunque tutto bene quel che finisce...come una mattina passata all'ufficio postale, guardando male l'impiegato dalle *efficienti risposte* una signora mi ha svelato il segreto delle melanzane impanate per farle "SQUI.SI.TE." a quanto dice la signora, ho capito che questi politici dovrebbero andare a lavorare per capire come si guadagna il pane (lo dice un signore che ne sa!), che ci stanno fregando pure le mutande con queste ****** di tasse, che c'è chi invece dice che questo caldo "non è normale!!!", ho capito molte cose della vita anche se sono giovane (come dice sempre la signora delle melanzane). 
Con tutti questi insegnamenti di vita guardo se c'è posta per me e mi godo la mia bella lettera!


lunedì 11 giugno 2012

"che la morte è terribile non per il non esserci più ma, al contrario, per l'esserci ancora e in balìa dei mutevoli ricordi, dei mutevoli sentimenti, dei mutevoli pensieri di coloro che restavano (...) Doveva essere una fatica, per il morto, aggirarsi ancora in quello che i vivi ricordavano, sentivano e pensavano; e persino in quello che sognavano."    




                                                                                                                           Leonardo Sciascia

Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia

martedì 28 febbraio 2012

L'acqua calda

Rai (per la questione privacy ometto il nome) è il tecnico della caldaia, ma anche un po' muratore. Settimana scorsa a Catania c'è stata una specie di bufera- tragedia- temporale, pioggia, vento, lampi e tuoni come se non ci fosse un domani. Una città ferma insieme alla mia caldaia che ha deciso di fermarsi. Per noi studentesse e studenti fuori sede è doppiamente tragico. Docce dai vicini, acqua a riscaldare per lavarsi, scene da preistoria, insomma. Se chi si occupa della manutenzione, inoltre, si nega perché tante famiglie hanno lo stesso problema, allora si è davvero confusi. Per fortuna c'è Rai!!!!

Infatti il Sig. Rai per fortuna sa aggiustare anche le caldaie e ha amici non indifferenti nel mondo dell'idraulica, incontrarlo è stata una vera e propria fortuna. Il proprietario della casa, sentendo le nostre chiamate in preda al panico, si è precipitato a casa per capire e cercare di risolvere il problema. Il vero problema, però, è stato che il Sig, L. non ne capisce molto di caldaie o meglio ne capisce quanto me, cioè, riscaldano l'acqua. PUNTO. Così alla vista di quella caldaia non funzionante ha iniziato da profano a svitare, togliere, staccare viti, tubature, cavi senza sapere bene dove mettere le mani. Vi lascio immaginare il panico negli occhi di tutti, soprattutto della caldaia stessa!!!

Così è entrato in gioco Rai, il piccolo grande uomo, che capendo il problema si è precipitato a risolverlo. Si è rotto un pezzo della caldaia (non so nemmeno cosa), bisognava sostituirlo con uno nuovo, quindi, l'ulteriore problema è stato trovarlo! Vista l'emergenza caldaie post-maltempo, i negozi addetti erano sprovvisti e così Rai per 5 interi giorni mi ha tenuta informata sulle ricerche del pezzo rotto.
"Signorina salve sono il Sig. Rai, l'idraulico, oggi sono andato in ben 5 negozi ma niente..." 

oppure

"Signorina come sta? Sono Rai, l'idraulico il pezzo arriva in negozio domani, arrivo lì di mattina va bene?" 

E così per 5 giorni, poi il pezzo non era quello giusto per il modello della caldaia e un giorno intero a cercare quello adatto alla mia malaticcia caldaia da riparare...
Ieri sera è tornata l'acqua calda, è tutto funzionante e perfetto!!!


Alleluja, alleluja!

Io e Rai siamo ormai amici, in quasi una settimana ci siamo visti e sentiti tantissimo, mi dispiace un po' non sentirlo più, ma ne porto un buon ricordo, questo post, inutile e senza senso, è un promemoria personale; se scriverò un libro sulla mia vita, Rai sarà ricordato con onore nell'aspra guerra contro il pezzo della caldaia da sostituire!

P.S. il capitolo del libro prenderà il nome di "Io e Rai. La lunga attesa", mi hanno suggerito poi "Io e Rai. Un rapporto da scaldare", visto che si trattava dell'acqua calda mancante e della caldaia non funzionante, secondo me è troppo ambiguo, chissà la moglie di Rai che furia diventerebbe.

Se avete proposte non tardate a scriverle!

lunedì 13 febbraio 2012

Voglio essere...asettica

Questo blog ha compiuto un anno un paio di giorni fa, l'11, mi sembra, *Tanti auguri al blog*!!!

E' nato per gioco, io non sono una scrittrice o aspirante tale, volevo solo uno spazio mio, per raccontare tante cose e niente insomma, uno spazio che, sicuramente, mi permettesse di sforare la *soglia dei 140 caratteri*, senza disprezzarli, solo per poter star comoda.

 Ho deciso di aprire questo blog principalmente perché volevo distrarmi.

In quel periodo mi ero fatta una promessa; lasciarmi alle spalle certe situazioni e far in modo che non si ripetessero. Io mi sono messa in testa che potevo sfidare la ciclicità della storia, saltarne un pezzetto.

Mi sono messa in testa che avrei potuto costruire intorno a me una muraglia cinese, con filo spinato e elettricità all'occorrenza in cui nessuno potesse entrare con facilità. Adesso qualcuno potrà pensare "ma questa chi si crede di essere?" e penserebbe bene, anch'io lo penso spesso. Quando però va tutto diversamente da come l'hai immaginato, che le persone a cui hai dato la TUA fiducia, la TUA amicizia, la TUA stima, il TUO mondo, non perfetto ma in cui stai bene, il TUO amore, il tuo tutto, TU, si può pensare la qualunque cosa , anche mettersi in testa, come un post-it sul frigo che ti ricorda che devi fare la spesa, un enorme "mai più".

Il progetto di questa corazza, era quasi perfetto, mi sono distratta, ho lasciato una piccola fessura che mi ha fregata di nuovo. La storia è tornata ad essere ciclica. Non ho mantenuto la promessa che mi sono fatta. Ho ceduto alla curiosità, alla voglia di sapere chi fossi, non per farmi conoscere ma per conoscere e te.

Crescendo con la perversa idea che è l'amicizia la cosa più importante, colpita e affondata, in un attimo.
Ho conosciuto una persona bellissima, certo, ma se come per i bimbi, quando scartano un regalo e scoprono che è proprio ciò che desiderano, vedi la gioia nei loro occhi, nello stesso modo puoi vedere la delusione quando si rompe, allora non era meglio guardare attraverso quel buco senza far troppo rumore, gioirne da lontano e in silenzio ma senza farsi male?

A quanto pare, no.

Adesso ci sono solo io, seduta a terra con dei mattoni rotti, con le gambe incrociate e le idee confuse.

*Asettico, riferito ad una persona, priva di suscitare emozioni*

martedì 31 gennaio 2012

Trovo casa e la amo follemente

Passeggiando per le strade, pulite ed ordinate, di Dusseldorf (con 2 puntini sulla "u"), vestita con mille strati per combattere il freddo del nord, a cui certamente io non sono abituata, mi sono imbattuta nella casa dei sogni.

Sono rimasta 5 interi minuti a fissarla e intanto il semaforo è diventato verde un centinaio di volte, ma non era importante perché io ero immersa a guardare la mia casa dei sogni!!!

Ed eccola qui:
                                                         

Ti immagini a vivere in un palazzo così? 
Torni a casa stanca e già a guardarlo ti viene il sorriso, apri il portone e inizia una musichetta d'accoglienza, sali le scale per raggiungere il tuo appartamento e musica, nessun vicino di pianerottolo che può urlare "ABBASSA IL VOLUMEEEE!!!!" incazzato nero...Sempre e solo musica!!!

(questa parte l'ho inventata, non sono entrata, perché non si poteva, mica perché non volevo! 
Non so se davvero apri il portone e parte la musica, ma sarebbe davvero ottimo!)

*C'è un negozio di musica, naturalmente, e gli appartamenti sono abitati quindi pregherei il primo che lascia un appartamento di farmelo sapere, ci terrei tanto...l'unico problema è come trasferire il sole in Germania, ma appena trovo un modo, il gioco è fatto!!! ;-)