lunedì 13 febbraio 2012

Voglio essere...asettica

Questo blog ha compiuto un anno un paio di giorni fa, l'11, mi sembra, *Tanti auguri al blog*!!!

E' nato per gioco, io non sono una scrittrice o aspirante tale, volevo solo uno spazio mio, per raccontare tante cose e niente insomma, uno spazio che, sicuramente, mi permettesse di sforare la *soglia dei 140 caratteri*, senza disprezzarli, solo per poter star comoda.

 Ho deciso di aprire questo blog principalmente perché volevo distrarmi.

In quel periodo mi ero fatta una promessa; lasciarmi alle spalle certe situazioni e far in modo che non si ripetessero. Io mi sono messa in testa che potevo sfidare la ciclicità della storia, saltarne un pezzetto.

Mi sono messa in testa che avrei potuto costruire intorno a me una muraglia cinese, con filo spinato e elettricità all'occorrenza in cui nessuno potesse entrare con facilità. Adesso qualcuno potrà pensare "ma questa chi si crede di essere?" e penserebbe bene, anch'io lo penso spesso. Quando però va tutto diversamente da come l'hai immaginato, che le persone a cui hai dato la TUA fiducia, la TUA amicizia, la TUA stima, il TUO mondo, non perfetto ma in cui stai bene, il TUO amore, il tuo tutto, TU, si può pensare la qualunque cosa , anche mettersi in testa, come un post-it sul frigo che ti ricorda che devi fare la spesa, un enorme "mai più".

Il progetto di questa corazza, era quasi perfetto, mi sono distratta, ho lasciato una piccola fessura che mi ha fregata di nuovo. La storia è tornata ad essere ciclica. Non ho mantenuto la promessa che mi sono fatta. Ho ceduto alla curiosità, alla voglia di sapere chi fossi, non per farmi conoscere ma per conoscere e te.

Crescendo con la perversa idea che è l'amicizia la cosa più importante, colpita e affondata, in un attimo.
Ho conosciuto una persona bellissima, certo, ma se come per i bimbi, quando scartano un regalo e scoprono che è proprio ciò che desiderano, vedi la gioia nei loro occhi, nello stesso modo puoi vedere la delusione quando si rompe, allora non era meglio guardare attraverso quel buco senza far troppo rumore, gioirne da lontano e in silenzio ma senza farsi male?

A quanto pare, no.

Adesso ci sono solo io, seduta a terra con dei mattoni rotti, con le gambe incrociate e le idee confuse.

*Asettico, riferito ad una persona, priva di suscitare emozioni*

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