martedì 30 agosto 2011

Voglio solo quello sbagliato


E fu così che una mattina d'agosto, in quella giungla sorridente che è twitter, una cara follower ci ha intrattenuti con l' elenco degli uomini da evitare e poi con la presentazione dell' *uomo perfetto*(da leggere con enfasi, perché è scritto con tantissima enfasi).
Facendo un vero e proprio identikit sulla personalità, su cosa dovesse fare e non fare, su come parla, mangia, bacia, guarda, se fa la pipì in un modo piuttosto che in un altro, costruendo una figura mitologica moderna a cui molte donne, di tutte le età, etnie, classi sociali, con l'unico comune denominatore dell'essere single, aspirano e ambiscono, discutono e, magari, sognano di incontrare la mattina sotto casa.

Poi la figura costruita con cura è svanita di colpo..." L'uomo perfetto non esiste."
- Un colpo di scena inaspettato, che lasciò tutti a bocca aperta.-

Capitombolo di alcuni che, leggendo, erano saliti, autonomamente, sul trono della perfezione.

Da qui mi sono chiesta se davvero possa esserci un uomo che sia perfetto per una donna, e viceversa, possa esserci una donna perfetta come ne "La fabbrica delle mogli"...

Ma allora esiste o non esiste?

Ma soprattutto c'è qualcuno che vuole una persona che sia perfetta per sé?

Da parte mia, spero vivamente che se davvero, respira *l'uomo perfetto* per me, di non incontrarlo mai. Spero e gli auguro ogni bene, che sia magari già felicemente sposato, o che ci stia pensando al suo matrimonio, con una donna molto più perfetta di quello che potrei esser io.
Io cedo allegramente il passo e gli mando un regalo, al mio *uomo perfetto*, con un bel biglietto di auguri per il suo dolce e felice incontro, ché io aspetto, non con ansia o fretta, quello sbagliato, imperfetto, un po' storto.
Sì, voglio l'uomo sbagliato, se devo scegliere, scelgo quello sbagliato. Senza fretta però.


venerdì 19 agosto 2011

Il compleanno del mio amico Charles

Il 16 agosto era il suo compleanno.
Sin dalle prime pagine lette dei suoi libri, mi sono innamorata del suo modo di raccontarmi le cose. Schietto e brutalmente sincero, senza troppi giri di parole, drammaticamente sarcastico e spietato, brillantemente cinico, mi ha subito rapita.
Questa è una delle poesie che adoro.




Ricordatelo

Credere a ciò che dicono o scrivono
è
pericoloso
specialmente se dicono o scrivono
cose esageratamente grandiose
su di
te

e tu
sei sciocco quanto basta per
crederci.

Poi saresti pronto a rompere la
macchina fotografica quando qualcuno tenta di
fotografarti in
pubblico.

O potresti ubriacarti
a casa tua
e sparare dalla finestra
al tuo vicino
con una 44 magnum.

O potresti comperare un
automobile costosissima
per poi innervosirti
con quelli meno ricchi
sulle loro vecchie auto
che frenano la tua corsa
in
autostrada.

O potresti sposarti
troppe volte
o avere troppe
fidanzate.

O potresti andare in Europa
troppo spesso
o drogarti troppo
spesso.

Potresti
maltrattare
i camerieri.

Respingere
i cacciatori
di autografi.

Potresti perfino
uccidere
qualcuno.

O
in migliaia
di altri modi
potresti alla fine anche
uccidere
te stesso.

Molti
lo fanno.

da Cena a sbafo 

martedì 2 agosto 2011

Chiacchiere

"Io lo so perché stai così"

"Perché? e poi come sto, scusa..."

"Io lo so perché sei così delle volte..."

"Ma che mi psicoanalizzi, adesso?"

"Forse, c'ho pensato l'altro giorno. Sei intelligente, sai un bel po' di cose, sei curiosa, hai sempre voglia di sapere, tu non ti accontenti, mai. Vuoi sempre andare oltre ciò che ti viene detto, non ti accontenti delle parole, devi sempre capirne il significato giusto. Questa è una cosa bella ma anche un problema. La maggior parte delle persone che ti stanno intorno, non ti capiscono, loro parlano di cose stupide in modo stupido, tu con quella cazzo di ironia che c'hai, non ti fai capire, non ti capiscono e ti sorridono, magari pensano che hai detto chissà cosa e perché, nell'incertezza ti sorrido. Questa cosa la devi capire bene, è importante."

"Quando fai così, mi fai incazzare! Ma che è 'sta novità? Poi tu lo sai come sono io...quindi!"

"Io ti dico quello che penso. Quello che penso e che tu, con questa cosa che hai di centellinare tutto ti farai male. Devi capire che gli altri, delle volte, la maggior parte delle volte, non lo sanno cosa dicono. Parlano tanto per parlare..."

"Perché voglio capire il motivo per il quale mi vengono dette certe cose?"

"Esatto."